Translate

martedì 15 ottobre 2013

I FUNGHI 1

Innanzitutto diciamo che non sono funghi quelli che noi correntemente chiamiamo funghi. La dicitura è comoda ma non fa capire per niente con quali esseri abbiamo a che fare. I funghi derivano dalle alghe marine filamentose, sono alghe filamentose adattate, e quindi trasformate, per vivere sulle terre emerse. Prosperano nei terreni umidi, nei materiali morti che infiltrano formando intrecci sempre più intricati e matasse sempre più grandi  con le loro ife (filamenti) capaci di avvelenare e decomporre per crescere. Sono organismi vegetali per origine che però hanno perso quella capacità fondamentale dei vegetali che è la fotosintesi. Sono esseri infiltranti, estesi ma senza una forma precisa, che in quanto sommersi sfuggono all'occhio ma che, quando trovano le condizioni giuste, per riprodursi, formano degli organi riproduttivi generalmente esterni e visibili. Quindi, noi siamo soliti chiamare funghi quelli che in realtà sono solo gli organi sessuali dei funghi.


Detto questo, per cercare di capirli un po' di più, dobbiamo a nostra volta prepararci a penetrare nel loro mondo sconfinato.
Per comodità al loro corpo è stato dato il nome di micelio, mentre gli organi sessuali che il micelio forma sono stati chiamati corpi fruttiferi. 
I raccoglitori di funghi non sono certo raccoglitori di miceli.
I cappelli a pori o a lamelle, le mensole, le coppe, i tartufi, i sacchetti, le mazze e le macchie polverose sono in realtà corpi fruttiferi costruiti dai rispettivi miceli per disperdere sotto forma di spore il risultato della loro attività vegetativa.


Si può dire che i funghi, con le loro ife, esplorino il mondo morto con più precisione e con più intensità di qualsiasi altro tipo di organismo.
La loro varietà è incredibile. Sono la controparte numerica degli insetti e la spiegazione sta nelle capacità limitate di ogni tipo di ifa, quindi di ogni tipo di micelio, quindi di ogni tipo di fungo.
Diciamo che ogni specie di fungo ha, nelle cellule delle sue ife, un suo limitato ma preciso equipaggiamento chimico. Ora le varie specie di piante verdi che esistono, proprio perché specie diverse, differiscono chimicamente fra loro. Ma non è tutto: nell'ambito di una stessa specie differiscono ancora chimicamente fra loro le varie parti che le compongono. Risultato: tanto sono specializzati i funghi nelle loro capacità decompositive che vi sono tante specie di funghi quante sono le specie di piante moltiplicate per il numero delle loro parti. E il numero è enorme.
I miceli fungini possono raggiungere grandi dimensioni. Quello della Vescia gigante (capace di formare un grande e bianco corpo fruttifero a forma di palla), per esempio, infiltrando le radici morte delle erbe dei prati, può estendersi per una superficie superiore a quella di un campo di calcio. Riesce a farlo in due o tre secoli di vita.

Viceversa il micelio di un piccolo fungo a cappello può limitarsi a una foglia, o a un picciolo, o a un frammento di corteccia....
Quello di una muffa microscopica a una frazione dei frammenti precedenti..
Tutto ciò che muore viene decomposto con una precisione e con una minuzia incredibili. Nel pianeta in cui viviamo i funghi giocano una parte fondamentale in questo apparato che smantella le sostanze resistenti e complesse dei corpi morti riducendole ai loro componenti semplici. E' il solo modo per far sì che la morte possa funzionare da base per rilanciare la vita.

Nessun commento:

Posta un commento