Malva, un nome, una pianta
E, come al solito, non è vero.
Le piante odiano il singolare. Infatti, anche se qui si fa riferimento soprattutto alla malva comune (Malva Sylvestris),
non bisogna dimenticare che di Malve ne esistono numerosissime specie e numerosissime sono le varietà all'interno di ciascuna di queste specie.
Esattamente così come accade per ogni altra forma vivente.
Malva neglecta, parviflora, moschata, erecta, arborea, pusilla, verticillata ecc, ecc.
Tuttavia, almeno da noi, gli individui della Malva comune sono appunto i più comuni.
Bisogna dire subito che le malve sono piante particolarmente preziose per svariati e concreti motivi.
Intanto il loro uso è millenario e, quindi, all'inverosimile sperimentato.
Di sicuro, per esempio, sono da sempre conosciuti i loro effetti emollienti.
Ma andiamo per ordine.
Le radici si raccolgono in autunno. Le foglie da giugno a settembre. I fiori da aprile a ottobre.
Tipico è l'uso delle malve in tutti i casi di irritazione delle mucose sia per uso interno che esterno, nei casi di stitichezza, di cistiti e di tosse stizzosa.
Cosa che non mancherà di destare interesse soprattutto nelle signore, l'empiastro di foglie fresche di malva può essere applicato sul viso per eliminare macchie pigmentate, rughe e per rallentare gli altri processi di invecchiamento della pelle.
Ma veniamo ad indicazioni alimentari più volte in pratica ripetute.
Se raccogliete delle belle foglie tenere di malva comune in quantità potete farle bollire per 5-10 minuti in poca acqua e vedrete il formarsi di un liquido di cottura mucillaginoso e giallognolo. E' un toccasana per lo stomaco e per l'intestino nonché, se volete prenderne una parte, una volta raffreddato, per il trattamento di svariate affezioni cutanee sulle quali va applicato.
Ma, tornando alle foglie nella pentola, siete nelle condizioni per fare un'ottima minestra.
Frullate le foglie, aggiungetevi la pasta che più vi piace, olio e parmigiano nel piatto.
E' una bontà e l'effetto rilassante ed emolliente sul vostro apparato digerente è garantito.
Purtroppo da un po' di anni a questa parte in molte aree le popolazioni di malva comune sono puntualmente parassitate da insetti che gli depongono le loro gialle uova sugli steli e sulle pagine inferiori delle foglie rendendo impossibile la raccolta.
In autunno questo non succede ma le foglie non sono buone come lo sono in primavera.
Comunque, se e quando trovate delle malve non parassitate usatele perché queste piante sono un tesoro che merita tutta la nostra attenzione. Meriterebbero anche tutta la nostra considerazione ma questo è un altro discorso.