Così si dice perché, una volta che si è capita l'idea, consente di metterci sopra, ordinandole, tantissime altre idee meno portanti. E dunque logicamente meno importanti.
In effetti, persino l'Universo in cui esistiamo è molto probabilmente ciclico: coinvolto in una serie non si sa quanto lunga di contrazioni e di espansioni.
Un ciclo è un processo che si ripete.
Come la rotazione della Terra. Come il fatto che gli esseri viventi nascono, crescono, si riproducono, muoiono come individui e il ciclo riprende.
A proposito di cicli vitali è chiaro che questi riguardano anche le piante.
Direi soprattutto le piante quando si pensa che almeno il 97% della massa degli esseri viventi di questo pianeta è costituito da piante.
Il grande ciclo che si è installato sulla Terra è quello che collega i cosiddetti Produttori (cioè le piante) ai Consumatori ( cioè agli animali e quindi anche a noi) ed entrambi questi due ai Decompositori.
Insomma la vita si compone a partire dalla non-vita (rocce sciolte in acqua, acqua, gas dell'aria) Ma poi deve decomporsi per poter permettere - sfruttando sempre la luce del Sole (o sarebbe più corretto dire il Sole come luce)- alla nuova vita di trovare i materiali per ricomporsi.
Non appena ci si pensa ci si rende conto che dappertutto i processi si organizzano in cicli. Da quelli minori, come ad esempio i nostri cicli sonno-veglia a quelli maggiori, come ad esempio il ciclo dell'acqua (che coinvolge l'evaporazione degli oceani, le precipitazioni continentali con l'erosione, il trasporto dei fiumi e di nuovo l'evaporazione degli oceani..), il ciclo dell'Azoto, del Carbonio ecc..
Tuttavia anche nei cicli non sempre tutto scorre come dovrebbe.
Per esempio, molti milioni di anni fa, immense masse vegetali si sono formate ma non si sono decomposte. Il ciclo ha funzionato solo in parte, poi si è bloccato.
Siamo noi da qualche secolo che lo abbiamo riaperto.
Mi riferisco ai giacimenti di carbone, di petrolio e di gas su cui si è basato e si basa lo sviluppo economico delle nostre società.
E' importante vedere tutto questo sommovimento come basato su di un grande ciclo bloccato.
Quella enorme massa di piante morte invece di fossilizzarsi, e cioè in un certo senso congelarsi, avrebbe dovuto decomporsi per consentire a tanta nuova vita vegetale di comporsi, mantenendo in questo modo il ciclo in equilibrio.
Invece, stiamo finendo di decomporla noi adesso..... bruciandola.
Con delle conseguenze gravi sull'Atmosfera che respiriamo e sul clima che subiamo. E' un fatto: il nostro inarrestabile incremento demografico avviene al posto della prevista rigenerazione di Produttori; è la prolificazione di una massa sempre più grande e vorace di Consumatori che, per lo più, oltre a essere inconsapevoli di quello che provocano sono anche incoscienti di quello che sono.