Un'arteria coronaria si chiude. Il sangue ci sarebbe, ma non arriva più alle cellule che ne hanno assolutamente bisogno per vivere.
Allo stesso modo il cibo ci sarebbe ma, per una serie di ragioni e di ostacoli, non arriva a chi non ne può fare senza.
In entrambi i casi l'esito è spesso mortale ed è sempre e comunque di grande sofferenza.
La "Fame nel mondo" riguarda una porzione non trascurabile della specie umana. Dipende dalle modalità della Produzione e dalle crude logiche della Distribuzione.
Quindi è l'effetto di un affamamento e -ecco un bel teorema da dimostrare- questo affamamento è a sua volta causato dalla visione di specie sovrannaturale che i bipedi hanno di se stessi.
Se bastasse la quantità per risolvere il problema della Fame, siccome la base alimentare è sempre e comunque vegetale, sentite cosa si potrebbe fare.
Oggi i terreni coltivabili hanno bisogno di dosi sempre più massicce di fertilizzanti e i fertilizzanti principali sono i composti che contengono azoto, i più dispendiosi in termini energetici e i più cari.
C'è però una famiglia di piante che non ne ha bisogno per il fatto che è in grado di autofertilizzarsi.
Le Leguminose hanno stretto un rapporto con dei batteri speciali che ospitano in certi noduli delle loro radici.
E speciali lo sono veramente questi batteri perché, in cambio degli zuccheri che gli danno le piante, riescono nientemeno che a prendere l'azoto dall'aria.
L'aria che respiriamo è composta per circa l'80% di azoto. Solo che, così come si trova, questo azoto è inerte.
Le sue molecole sono troppo stabili. I due atomi di azoto che le formano sono così fortemente legati fra loro che nessun organismo vivente è in grado di usarli.
Salvo i batteri chiamati non a caso azotofissatori ospitati dalle Leguminose.
Erba medica, fagioli, piselli, fave, ecc fertilizzano se stesse e, con i loro resti -come sa ogni agricoltore che coltiva i propri campi a rotazione- fertilizzano i terreni.
Ora pensate se questa simbiosi con i batteri azotofissatori che attuano le Leguminose potesse essere estesa a tutte le altre famiglie di piante alimentari.
Quale risparmio energetico e quale incredibile aumento della produttività!
E poi ancora.
Tutti i cereali utilizzati adesso sono annuali...mais, frumento, orzo, avena ecc. crescono e muoiono nel giro di un anno. Ma non è sempre stato così. La loro trasformazione in piante perenni è possibile.
Niente più arature, niente più semine annuali, niente più multinazionali che hanno il controllo e il monopolio dei semi. Insomma una vera rivoluzione che farebbe schizzare alle stelle la produttività dei terreni coltivabili e l'economicità delle produzioni.
Ci si può chiedere perché queste grandi mete non vengano raggiunte.
La chiave per sconfiggere i tumori sta nell'attivazione contro di essi del Sistema immunitario. La chiave per produrre cibo a volontà sta in quanto appena detto.
Eppure su questi obiettivi terreni non vengono veramente concentrati gli sforzi.
La specie umana ha evidentemente troppi fattori di dispersione che gravano sulle sue azioni veramente utili.
La moltiplicazione dei pani è laicamente possibile.
Per come stanno andando le cose c'è da chiedersi se sarebbe utilizzata per placare la fame.
Nessun commento:
Posta un commento