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mercoledì 15 maggio 2013

LA PERVINCA DEL MADAGASCAR

Conosciuta e usata da sempre dagli abitanti del suo habitat originario, la Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus) è stata ed è protagonista nella cura di alcune forme diffuse di tumore.
E' stata anche protagonista di quella che viene chiamata "Biopirateria", ovvero lo sfruttamento commerciale di conoscenze mediche tradizionali dei popoli indigeni delle aree dove le piante medicamentose crescono spontanee.
Le industrie farmaceutiche ne traggono brevetti e farmaci senza riconoscere nulla a chi le ha individuate.
Sta di fatto che dentro le foglie lucenti e i fiori rosa di questa pervinca tossica, endemica del Madagascar, oltre ad una sostanza in grado di sostituire l'insulina (I locali la usavano infatti per la cura dl diabete) ne sono state individuate altre (più di 70) estremamente attive. Il loro studio cominciò negli anni '20 del secolo scorso. Due di queste sostanze chiamate vincristina e vinblastina sono state lo strumento elettivo per la cura della leucemia infantile. Questa, linfomi come il morbo di Hodgkin e altre forme tumorali erano incurabili fino a "prima dell'uso occidentale della rosea pervinca del Madagascar"

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